Il Museo dei Campionissimi di Novi Ligure ha sede in un fabbricato industriale di inizio 900 ed è un tributo non solo a Fausto Coppi e Costante Girardengo ma anche alla storia del ciclismo.
Al centro dello spazio espositivo, situato al primo piano, sono visibili, infatti, quaranta biciclette che permettono al visitatore di esplorare l’evoluzione tecnica di questo mezzo di trasporto protagonista di grandi imprese sportive.
Il percorso museale è completato ed arricchito dalle sale laterali.
Attraverso questi ambienti il visitatore ha la possibilità di approfondire la storia del Giro d’Italia attraverso immagini, giornali d’epoca e filmati che mettono in luce le gesta compiute dai due grandi campioni novesi.
Non manca la possibilità inoltre di approfondire le vicende umane e sportive di Coppi e Bartali, il legame della bicicletta con gli antichi mestieri e le maggiori imprese del ciclismo su strada, su pista, o su sterrato.
Al piano terra si segnale la presenza di una biblioteca e di una zona lettura.
Terminata la visita alla parte del museo dedicata al ciclismo, vi consigliamo di esplorare le due interessantissime esposizioni permanenti, allestite all’interno degli spazi museali, che permettono al visitatore di approfondire la conoscenza della città.
La prima si intitola Tesori Sacri dalla collezione civica ed è costituita da una selezione di preziose opere seicentesche e settecentesche provenienti da oratori, conventi e monasteri cittadini.
La seconda, che si intitola Appese ad un filo. Storie di marionette della famiglia Pallavicini, permette invece di esplorare l’antica, ricca e complessa storia delle marionette che non vanno confuse con i burattini (le prime sono mosse da fili, i secondi dalle mani dei burattinai).
Il nucleo centrale di questa originale mostra è costituito da 25 marionette tra le quali spicca quella di Baciccia.
Questa marionetta, che raffigura il popolano genovese, deve il suo successo e la sua fama all’attività di Raffaele Pallavicini che verso la fine della Seconda Guerra Mondiale si trasferì a Novi portando con sé la sua Compagnia.
Con l’artista giunsero in città anche le sue marionette e il prezioso teatrino itinerante (che misura quattro metri per due) che la Compagnia usava per le prove degli spettacoli e che oggi è parte integrante del patrimonio del Museo dei Campionissimi.
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